Messa in sicurezza sismica

La sequenza sismica registrata nel 2012 in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, ha avuto un forte impatto su aree del nostro paese caratterizzate da una pericolosità sismica medio-bassa in base alla mappa di pericolosità attualmente in vigore (OPCM 3519/2006). Il riconoscimento formale di tale pericolosità è avvenuto solo recentemente, nel contesto della revisione della normativa tecnica per le costruzioni e della classificazione sismica. Ciò ha determinato la presenza sul territorio di numerose costruzioni progettate e realizzate, anche in tempi relativamente recenti, senza l’adozione di progettazione antisismica. Tra queste costruzioni, particolari criticità sono state manifestate dagli edifici, per lo più con destinazione industriale, realizzati mediante l’assemblaggio di elementi in cemento armato prefabbricati. Le linee di indirizzo riportate nel D.L. 74/2012 forniscono un quadro sintetico delle carenze più rilevanti e sotto il profilo tecnico delineano gli scenari per conseguire gli obbiettivi di miglioramento della sicurezza eliminando le carenze strutturali più rilevanti intervenendo in maniera estesa e sistematica per il conseguimento delle nuove prestazioni richieste.

Sono previste detrazioni d’imposta anche per interventi antisismici su prime case o edifici d’impresa, pari al 50% o 65% dei costi a seconda della situazione in cui verte l’immobile oggetto dell’intervento. L’incentivo spetta nella misura del 65% in zona sismica e 2 (alta pericolosità) e del 50% in zona 3 e 4 (media pericolosità), in tutti i casi fino ad un importo massimo di 96mila euro, compresi i costi di redazione e rilascio della documentazione che attesti la sicurezza del patrimonio edilizio.

INTERVENTI

Edilitam ha già effettuato interventi di messa in sicurezza sismica di alcuni capannoni artigianali.
Queste sono le operazioni eseguite

Collegamento in quota tra le travi e i pannelli prefabbricati

Obiettivi:

  • Evitare il ribaltamento e la caduta dei pannelli di tamponamento
  • Capacità di sopportare le deformazioni della strttura portante senza irrigidire il sistema
  • Mantenimento dello schema statico preesistente

Collegamento dei pilastri al getto del pavimento industriale
Obiettivi
:

  • Miglioramento vincolo a terra del pilastro; l’intervento permette di ovviare alla cedevolezza rotazionale tipica del plinto a bicchiere isolato fornendo un grado di vincolo aggiuntivo
  • Collegamento orizzontale tra i pilastri a livello di fondazione

Collegamento in quota tra le travi e i pilastri

Obiettivi
:

  • Miglioramento del vincolo tra pilastro e trave, impedendo la caduta della trave dal pilastro
  • Mantenimento dello schema statico preesistente

Collegamento in quota tra le travi e i tegoli prefabbricati
Obiettivi
:

  • L’intervento crea un collegamento di sicurezza nel caso in cui il collegamento esistente venga meno, si evita così l’eventuale caduta del pannello di tamponamento angolare. Il pannello viene fissato in sommità ai lati del pilastro adiacente, se questo è accessibile dall’interno, altrimenti il fissaggio sarà assicurato dai due pannnelli contigui passando il cavo all’esterno.

Detrazione d’imposta 50%